mercoledì 26 ottobre 2011

Che due cambi palla!

Dopo la dissertazione erudita di Morands sulla palla al piede, scriviamo anche due paroline sullo sport della palla a volo.

Partiamo dalle serie minori / giovanili, quelle che magari ci capita di vedere nelle nostre palestre.
Scenario tipico da allenamento: gruppo di 6 o 7 ragazzine al massimo (più un maschietto dal destino segnato); una poveraccia prova le battute e le altre di là che attendono invano di poter provare a ricevere.


Finito questo strazio, partitella. Battuta, e speriamo che vada di là. Se va...

-Cade nel vuoto con tutte ferme a guardare. Uuuuuurrrràààà!!
-Un'audace grida mia, ma la palla cade comunque. Oooolllèèèè!!
-L'audace riceve e la manda fuori o, nel migliore dei casi, di là, dove cade con tutte ferme a guardare. Uuuuullallàààà!!
-Avviene il miracolo ricezione+palleggio e si arriva così al momento più tragico: la schiacciata. Stacco da terra 0,2 cm; coordinazione dubbia; forza assente. Possibili risultati: liscio; palla in rete; palla 8 metri oltre la linea di fondo. Uuuurrààà!!

Che poi in mezzo a questi gruppetti di ragazzine ci sono sempre un paio di cicciottelle, che però indossano rigorosamente come le compagne pantaloncino attillato girofrizzi e magliettina aderente che copre giusto il necessario lasciando fuori i rotoli. Crescendo si renderanno conto, si vergogneranno, e abbandoneranno. Infatti non s'è mai vista una pallavolista seria con cellulite e maniglie dell'ammore. Dunque ingiusta selezione naturale.

Anche quelli del 3+3 misto o quel che è non scherzano. Al di là dell'inguardabile spettacolo che producono, sono in 4 quando va bene e se hanno la palestra prima o dopo di te è una guerra: vogliono entrare mezz'ora prima perchè poverini devono montare la rete; però se ti precedono te la devi smontare da solo, con quei cavi tesissimi, ganci insganciabili, pali da 3 tonnellate l'uno.

 

Certo, ai massimi livelli il discorso è un po' diverso. Era un piacere vedere Zorro metterla giù, Bazooka sparare dalla seconda linea, Tofoli alzare la veloce per Gardini, Sartoretti prendere la sua rincorsa storta. Per uscire dal paleozoico, anche Mastro, Cernic e soci si lasciano al limite guardare (anche se alla lunga mi annoio). Ma anche a questi livelli ci sono alcune osservazioni da fare.

 

Per fare un cambio han bisogno non solo di un segnalatore acustico-luminoso ma anche di quelle palettine stile giuria dei tuffi. Non potrebbero fare "Oooh, Ginooo!! Esci!!!" ? Visto tra l'altro che Gino non si troverà a km di distanza dal sostituto!

Poi tutti che si trasferiscono di qua e di là, uh che casino, portandosi tutto l'armamentario, borse, maglie, palloni, ceste del bucato. Non potrebbero portare anche le panchine? O far ruotare pure il pubblico?

Poi son sempre lì precisini, pettinati, in ordine, belli asciuttini pure al tie break. Tanto che il regolamento dice: "L'arbitro può autorizzare a cambiare l'uniforme se umida". Umida?!? Ma che sport è se non posso avere la maglia umida??

 
Neppure ai saluti finali possono uscire dalla quarantena sconfinando oltre la rete. Mah! Sarà lecito che si tocchino le mani? Non potrebbero farsi un semplice cenno con gli occhi, per sicurezza?

Se uno sbaglia la battuta, gli avversari subito ad abbracciarsi e ooooollèèèèè!! Ma che spirito è?
Ti pare che tu sbagli una bomba e io faccio festa a metà campo con i miei compagni?

Noi ragazze del basket, almeno dalle mie parti, ce l'abbiamo un po' con le pallavoliste, così senza rancore eh. Sta cosa senza contatto proprio ci puzza, e l'aggettivo che va per la maggiore in pendant col termine pallavolo è "insulso". Condividere lo spogliatoio pare poi un' impresa: in 4 occupano 12 posti, e mettono le sacche sopra le panche, atto igienicamente inaccettabile. Vociferiamo che abbiano un solo neurone, più che sufficiente per questo sport. Cosa che sarebbe tra l'altro testimoniata dalla norma del regolamento che recita: "Le scarpe debbono essere senza tacco". Eh già, meglio specificarlo. Sai mai.
Sarà anche l'invidia, visto che fisicamente siamo nettamente perdenti. (E poi diciamolo, a bassa voce ma diciamolo: non è che la palla al cesto femminile sia uno spettacolo migliore)

Se non altro, da quando ci han liberato dal cambio palla sappiamo che la partita avrà una fine. Dio c'è.
Propongo di levare anche i due punti di scarto, così stiamo tutti ancora più tranquilli.

Si è scherzato naturalmente. Con tutto il mio più sincero rispetto per qualsiasi sport e per chiunque lo pratichi. Uuuurrààà!!

1 commento:

diego p ha detto...

l'immagine della rincorsa storta di Sartoretti mi ha riportato indietro ai tempi d'oro.... che grandi! ogni volta che leggo di quella squadra mi viene il mal di stomaco a pensare che hanno mancato l'oro olimpico....