lunedì 12 settembre 2011

101 (ventitre) consigli per Siauliai e dintorni





Imparate due parole di Lituano, non sanno l'Inglese manco al punto informazioni.


Andate assolutamente alla Collina delle croci. Curiosità: al secondo rialzo, dietro la seconda statua delle Madonna, si sentono delle voci misteriose provenire dal sottosuolo.



Donne, se soffrite di problemi di autostima/invidia portatevi un tacco 12. E concedete ai mariti qualche occhiata. Per voi invece non c'è nulla da guardare.



Comunque di tette sono scarse.


Cena completa per due, 15/20 Euro in tutto.


Se transitate dalla Lettonia invece occhio ai costi esorbitanti!

Se andate all'edicola preparatevi un bel no deciso, da ripetere più volte: cercano di vendervi di tutto.

Tipo: "Due biglietti dell'autobus". "Vuole anche un kinder bueno?"





Se aspettate il bus mettetevi comodi, arriva quando gli va o forse mai. 



Se vedete una specie di carrarmato verdone e squadrato della Volvo sopraggiungere cigolando in una nube nera di gas di scarico, alzatevi: è arrivato.



Per telefonare comprate la scheda in edicola, con 10 Litas cioè circa 3 Euri vi fate almeno 5 belle chiamate comode a un cellulare in Italia.



Non mangiate patate per le due settimane precedenti il viaggio. Ne avrete a colazione pranzo cena e spuntini, fritte arrostite lessate tritate camuffate.



All'aeroporto di Riga e nelle varie stazioni/centri informazioni chiedete pure dove ferma l'autobus che dovreste prendere, ma non con lo scopo di venirlo a sapere.



Primi di settembre: copritevi, si gela. Specie per l'incessante vento gelido. Indispensabile coprirsi testa e collo. Si passa ripetutamente da pioggia a vento a sole mille volte al giorno, attrezzatevi!



Se avete la colazione inclusa, sappiate con estrema precisione e con almeno un giorno di anticipo a che ora la consumerete il giorno successivo.



Assaggiate i bulviniai e i kepta duona! E auguri per la digestione.



Se cenate fuori, andate presto: dopo le 21 è il deserto.



E se sta giocando la Lituania, scordate che vi servano.



Non temete i tassisti, incredibilmente seguono il codice della strada e rispettano i limiti di velocità!



Dimenticate la tecnologia, se volete riuscire a timbrare il biglietto del bus.



Se trovate un mercato tipico, fate subito i vostri acquisti, potrebbe sbaraccare da un momento all'altro senza preavviso. E i souvenirs dei negozi fanno pena.



In coda per il metal detector all'aeroporto scegliete la fila senza militari lettoni, gli suonano pure le unghie.



Doveste vedere un ceppo di legno con accetta, un piatto posto sotto ad una piccola trave oscillante e un bambolotto sopra ad un asciugamano su una sedia, trattasi non di messa nera, bensì di festa di matrimonio (allontanarsi di almeno 300 metri se si tiene all'udito).



Provate la Svyturys e le birre artigianali spinate per strada o ai grandi magazzini, i lituani ci sanno fare.

sabato 10 settembre 2011

Dai nostri inviati... a Siauliai (speciale pagellone)



#4 TONY Perde giustamente il posto di playmaker insostituibile che Pianigiani gli aveva dato l'anno scorso, soffiatogli da Danny. Nei pochi minuti in cui è in campo non riesce a dettare i tempi alla squadra nè a segnare nè a difendere come ci si aspetterebbe. Perde troppi palloni per essere l'uomo d'ordine. Fa un riscaldamento da secchione precisino, sempre in prima fila a far tutto per benino come Cuz comanda.
Voto 4 (voto Morands 4; voto Sara 4)



#5 CARRA Per due partite non si prende nemmeno un tiro ed è invisibile, poi carbura e dà il suo contributo sostanzioso nelle rotazioni difensive. Un po' meno sul suo uomo. Troppo contratto in attacco. Viene sempre a salutare e ringraziare il pubblico. Voto 6 (6+ ; 6-)




#6 MANCIO Partenza col botto, poi soffre l'esclusione dal quintetto e va a sprazzi per il resto della competizione, alternando giocatone da quarta stella a più frequenti momenti di imbarazzante scazzo.
Voto 5- (5= ; 5)




#7 MAGO La Nazionale non può fare a meno di lui in attacco. Le carenze in certi aspetti difensivi (aiuti, rimbalzi) e alcune forzature al tiro gli sono perdonate perchè tiene in piedi la baracca con continuità. Non caga nessuno. Voto 7+




#8 GALLO Come dimostrano alcune giocate, il talento è da top 5 europeo , ma gioca ben al di sotto delle aspettative. Patisce l'infortunio occorsogli nella prima gara, zoppicando e soffrendo per il resto della competizione; perde così sicurezza sia al tiro che nelle penetrazioni, spesso troppo insistite.
Voto 5 1/2





#9 MORDENS Il neo papà di Brando dà l'esempio da buon capitano con incitamenti dalla panchina, grinta, voce, difesa e voglia di fare. Quando è stato chiamato in campo, il suo l'ha sempre dato.
Voto 6++ (6 ; 6/7)




#10 CINCIA (Cinciriani per lo speaker lituano) Nelle due partite in cui ha avuto un minutaggio degno di nota si è distinto pe una difesa pimpante e buone scelte di tiro premiate dal canestro. Dalle tribune s'è sentito un "Cincia, sei il futuro dell'Italia!". Voto 6/7




#11 BELI Bene contro Lettonia e Francia con punti e, miracolo, difesa. Per il resto irritante per scelte folli e prolungato sciopero difensivo. All'ultima giornata capisce che può e deve penetrare, ma è troppo tardi e finalmente si siede. Voto 5 ( 5 1/2; 4 1/2 e ci sto larga)





#12 CUSIN Quando il Mago va a rifiatare ci troviamo con un fabbro in difesa e un palo in attacco. E il Beli ahimè ne approfitta per sparare a salve. Crosa ci manchi! Voto 4+





#13 GIGI Non ha la fiducia del coach e sembra nemmeno la propria. Nei pochi minuti in campo appare sempre come l'eterno incompiuto. Voto 4 1/2 (4/5; 4+)




#14 RENZO NE. Lodevole lo scatto legnoso in riscaldamento per battere 5 al Cuz. SV.




#15 DANNY Pur non essendo un play puro è l'unico che lo fa. Si vede che ci tiene, mette grinta e cuore in ogni aspetto del gioco, mantenendo anche lucidità. Quando gira male si innervosisce facilmente. Degno di nota un rosario di bestemmie all'indirizzo del coach. Voto 7/8 (7 1/2; 8)





PIANIGIANI Quante colpe ha il coach e quante i giocatori? Chi lo sa, ma di certo con quel roster avrebbe potuto fare meglio che una vittoria su cinque partite. Una sua squadra con simili lacune difensive non s'è mai vista...forse non è ancora riuscito a far capire ai giocatori cosa vuole. Inguardabili le rimesse disegnate, in cui la palla va costantemente in allontanamento a quella che dovrebbe essere solo una valvola in caso di necessità. Inspiegabile l'ordine di zona sulle rimesse avversarie, che finiscono sempre con un uomo abbandonato sotto canestro e conseguente schiaccione subìto. Incomprensibile perchè non metta il Beli col culo sulla panca. Voto 5 (e lode, per la sfuriata del time out!)

venerdì 9 settembre 2011

"Cincia sei il futuro dell'Italia!"

Se non si fosse capito, siamo andati in Lituania a vedere l'Italia al primo turno degli Europei. Come dici, in Lituania, ma davvero? Sì sì davvero, e insomma Siauliai era bella, abbiamo visto Novizzi, Parcher, Diaù e Batù, ma ora si fa un post sui tifosi.



LETTONI

I più presenti, sia di numero (sono a 2 passi dalla Lituania) che come costanza, assistendo ad ogni partita del girone con l'immancabile coro Lat-vì-a! Lat-vì-a! urlato a squarciagola pure durante Israele-Germania. La squadra non risponde e le perde tutte, ma a loro non sembra importare, finchè possono bere birra e fare gli scemi. D'antologia i 2 con ferro e retina sulla testa, e fenomenale quello troppo marcio per correre che cerca di scappare dalla security facendo le capriole per terra.

FRANCESI

Senza infamia e senza lode, hanno un paio di tamburini e altrettanti coretti. Sfoggiano però tutti una tanto terribile quanto anonima maglietta bianca che vendevano nell'arena, con la scrittina "France" in blu sul davanti e "Supporter" di dietro.

TEDESCHI

I crucchi non si smentiscono mai, e anche nella baraonda tifosereccia sono i più organizzati, con dei bei tamburi che fanno casino e 2 o 3 capobranco professionisti a suonarli, sfoggiando divise di vecchi campioni del calibro di Demirel e Okulaja, mica ravioli. Tutte le altre tifoserie si sono più o meno autonomamente appropriate di un settore per vedere i loro beniamini giocare da vicino (tranne i Lettoni, che presenziavano in tutta l'arena), i tedeschi per non disturbare si sono presi i posti peggiori, quasi in curva.

SERBI

Prima di partire avevo qualche timore di trovare a Siauliai dei tizi tipo questo e invece sti Serbi, pensa un po', zitti zitti si sono rivelati molto simpatici, agguerriti ma senza esagerare. Tra di loro ricordiamo:
1) L'uomo lupo, che passa tutte le partite con una criniera appunto lupesca sulla testa, a tratti sfoggia un paio di mutande sopra ai jeans con scritto "Hot pants" e ha 2 braccione così.
2) Il cowboy, un 50/60enne vestito così e ospite fisso in prima fila, sempre accompagnato da...
3) ... La gnocca, una graziosa signorina spesso avvolta da una sulfurea tutina rosa e che alla partita contro di noi avrà avuto almeno 8 fotografi che la volevano riprendere, sarà stata una celebrità Serba.
4) Il fratello di Macvan, un energumeno pelato che ad ogni giocata del numero 15 Serbo saltava in piedi infoiatissimo, urlando e sbandierando.

ISRAELIANI

Più o meno tutti i tifosi erano riconoscibili in giro per la città, chi da una sciarpa, chi dalla maglietta, ecc. Gli Israeliani sono gli unici che non abbiamo praticamente mai visto nè in giro per strada nè al palazzetto, probabilmente avevano paura degli attentati e sono rimasti a casetta loro, che è tanto sicura. Quella 20ina di esemplari che erano presenti alla partita contro l'Italia hanno cantato per 3/4 del tempo lo stesso coro: El-el-Israel! El-el-Israel!, tanto noioso da far concorrenza ai Lettoni. Da notare un vecchio con cappello di paglia che si eccita con le ballerine.

ITALIANI

Senza ombra di dubbio i peggiori: si girano spalle al campo alla presentazione della Francia, ma quando Parker va in panca si rifanno con uno strepitoso: "La Longoria dov'è tum tum tututum Non c'è piùùùù! Non c'è piùùùù!"; irritati dalla prestazione azzurra, prima fanno comunella con i tifosi israeliani intonando El-el Israel assieme a loro, poi lanciano un orribile: "Meritiamo di più! tum tum tututum", e ne vanno pure fieri; tirano un cappello in campo a pochi secondi dalla sirena finale di una partita già persa; sono gli unici allupati che vanno fuori di testa per le ballerine, se si esclude il sopra (ec)citato israeliano; un tifoso toscano seduto vicino a noi, durante la partita con Israele sfodera un superbo Mado*** strega, che scuote anche gli animi più coriacei.

Non c'è niente da fare, siamo calciatori nel midollo.

LITUANI

Favolosi, venivano in massa a vedere tutte le partite e ovunque era una fiumara di giallo-verde-rosso: su magliette, bandiere, parrucche, cartelloni, copri-specchietti retrovisore... L'amore di questa gente per la pallacanestro trasuda anche dai muri, è come in Italia col calcio ma molto meglio, più puro. In quasi tutti i locali danno le partite della Lituania e ad ogni canestro è un'esultanza, ad ogni vittoria un carosello.

Ecco un paio di esempi della passione Lituana: