venerdì 30 luglio 2010

B10, (cosa mi ha) colpito e affondato

Guardando le gesta (in buona parte magre figure) degli italici atleti in quel di Barselona, mi sovvennero delle questioni:

Perchè nei paesi più remoti (Bielorussia, Lettonia, Transilvania, Kamchatka, ecc.) ci sono atleti forti solo nelle discipline che non interessano a nessuno (lancio del peso/martello/disco/giavellotto/fonografo)?

Perchè la Russia fa gli Europei, che è quasi tutta in Asia? E l'Azerbaijan?

Che cosa mi rappresenta la mascotte Barni, che sembra un pupazzo di neve a luglio? Ci sarà solo uno dentro, o tanti che si danno il cambio? E quando fa le scenette d'intrattenimento, saranno improvvisate o è tutto organizzato precedentemente?

Perchè quelli del salto in alto si rivestono dopo ogni salto anche se ci sono 30°C?

Perchè nei vari lanci ci sono due giudici che vanno dov'è caduto l'attrezzo (uno che indica e uno che misura), non ne basta uno? E cosa fanno quei due nella vita, saranno giudici di mestiere?

Perchè la RAI prima di andare in pubblicità non perde occasione di passare le immagini dei festeggiamenti della Spagna campione del mondo di calcio, visto che è un altro sport e che non c'entra nulla con l'altetica?

Siamo sicuri che non ci sia nessuno meglio di Elisabetta Caporale per le interviste a bordo pista? Io proporrei il traduttore automatico di Google, già sarebbe un enorme passo avanti in capacità, professionalità, educazione ed avvenenza.

Che senso ha eliminare un corridore alla prima falsa partenza? A chi giova una regola del genere?

martedì 27 luglio 2010

Trova la pelata

CONCORSO: DOVE STAVANO SEDUTI?

Prestate attenzione a questo campo medio (nel senso cinematografico, non i 28 metri; caproni che non siete altro): sembra una foto come un'altra, ma in realtà nasconde i due autori di questo blog.

Mani alle lenti d'ingrandimento, piccoli amici, vediamo chi riesce a scovarci!

Al vincitore verrà fatto omaggio di una fornitura a vita di occhiali modello "Bottle-bottom" provenienti dalla rinomata casa ottica Tavessero & Cecato®, indispensabili dopo aver partecipato al concorso.

domenica 25 luglio 2010

Dai nostri inviati... a Bormio (senza il Ciurli)








Qualche settimana fa (ma come passa il tempo, eh?) siamo stati a Bormio per il raduno della Nazionale, come è ormai nostra appassionata abitudine.

Ecco i giudizi che abbiamo espresso (Morands in nero, Sara in azzurro) dopo attente rilevazioni nella due giorni valtellinese:



Aradori Pietro
A vederlo non gli si darebbe tanto credito: abbastanza pacioccone, fisico tosto ma non molto muscoloso, piuttosto lento, poco esplosivo nel salto. A me sembra pure un po’ altezzoso nel modo di fare, nello sguardo. Non mi piace come gioca e in difesa non si danna granchè; insomma, un disastro, perché si dovrebbe portare? Perché fa quello che ci si aspetta da lui: mette punti a referto. Ha un raro fiuto per il canestro che ci serve eccome, soprattutto subisce un mare di falli e tira bene i liberi. Nella partita con l’Ungheria ha fatto 19 punti con 8 tiri dal campo; d’accordo che l’Ungheria faceva pena, ma il marcatore c’è. CONVOCATO

Concordo in pieno sull'aspetto tracagnotto e sul feeling di prima qualità col canestro. Unica controindicazione: non utilizzare in abbinata col Beli, a meno che si disponga di un paio di ceste colme di Molten.

Ma come lo chiamano ogni tanto? Pitty??




Belinelli Marco
Mai visto in campo con gli altri: all’allenamento di giovedì mattina era probabilmente a fare pesi, giovedì sera ha fatto atletica (scatti, skip, scivolamenti, ecc) a bordo campo sbattendosi abbastanza, venerdì mattina non visto, forse ha fatto altra palestra. Alla partita di venerdì sera (in borghese) ha sfoderato un inedito cerotto sul naso, figlio di una fantomatica micro frattura nasale non si sa bene quando sofferta. Rispetto ad un paio di anni fa è sicuramente più grosso, speriamo che non gli manchi il ritmo partita perché ci serve come e più di Pietrino. CONVOCATO AL BUIO

Solo due noticine sul Beli: la sua perenne faccia da schiaffi tipo pesce lesso, e la sua prolungata permanenza nella fase adolescenziale di sviluppo ormonale (la foto è solo una testimonianza di una scena che si ripeteva ogni mezzo minuto).

Carraretto Marco
A vederlo sembra sempre in controllo, tranquillo, pare che faccia sempre la cosa giusta (anche se poi magari è solo un’impressione e fa una cagata). Ha un tiro che mi piace molto stilisticamente, e col fatto che conosce bene Pianigiani, qualche sua bombetta potrebbe tornarci utile ad agosto. Non fa altro, ma quello lo fa bene. I 33 anni invece potrebbero pesargli in difesa, soprattutto in campo internazionale. E poi sul fantabasket dell’Eurolega hanno scritto il suo nome con una “t” in meno, son cose che fanno la differenza. PAPABILE

Essere un pupillo di Pianiciccio rende il Carra molto utile nel dare una mano al gruppo nell'interpretazione ed applicazione dei dettami del coach, conferendogli così un ruolo importante. Altrimenti il soldatino sarebbe pure potuto andare in ferie.


Cavaliero Daniele
L’uomo-dinamo. E’ sempre attivissimo, razzente, occhi da discolo, in difesa non si risparmia mai (e s'innervosisce se trova un play sgomitante come Peppe, aveste visto che facce faceva)e in attacco da guardia sembra fare meglio che da play; è un pò troppo innamorato del palleggioperdiecisecondiepoisparodaottometri, che prova anche in allenamento, ed il tiro in sospensione è un po’ troppo altalenante. Sarebbe un buon cambio che mette molta pressione sul play avversario, ma in attacco non mi fido molto di lui. VALUTABILE
Cava faccia da furbetto è un mostro nella difesa sulla palla e questo mi farebbe pensare di premiarlo, anche solo come elemento di rottura. Il problema è che forse non è un tipo da rottura, e non credo che Pianiciccio possa nè voglia dargli lo spazio e la libertà di cui per me ha bisogno per rendere.


Cinciarini Andrea
Ah, perché, c’era anche lui? Invisibile, sia come atteggiamento che come gioco. Un fantasmino al cui posto avrei chiamato tutta la vita Hackett. A CASA

Gruppo Cestisti Anonimi. Ciao ciao.

Crosariol Andrea
Le sue aperture da rimbalzo difensivo in allenamento sono già storia, con i vari Cavaliero-Poeta-Giachetti-Maestranzi-Vitali che a turno rincorrono il pallone in giro per il campo. Sembra sempre il solito Crosa, svogliato e scazzato, ma contro l’Ungheria comincia con stoppatona e schiacciata, ed il suo tuffo sul +20 non me lo sarei mai aspettato. Neanche Pianigiani, che visto il suo lungo per terra, s’è fiondato a chiamare il cambio, forse per farlo uscire dopo che ne aveva fatta una buona. Ci serve per i kg, se si sveglia spacca tutto. OBBLIGATORIO

Niente da aggiungere sul re dello scazzo.

Cusin Marco
Visto ancora meno del Beli, ha dei problemi al ginocchio destro e se ne sta sempre di là a far pesi e cyclette. La carenza di lunghi potrebbe tenerlo in gioco. DA VALUTARE

Cusin pedala pedala e consuma tonnellate di ghiaccio.

Datome Luigi
Detto Gigio, è uno di quelli che mi hanno impressionato di più. Ha una facilità imbarazzante nel fare tutto in campo, sia in difesa che in attacco. Fisico asciutto ma tosto, forse ogni tanto si accontenta un po’ del tiro da fuori, ma spesso è un bell’accontentarsi. Come se non bastasse, può fare sia il 3 che il 4. Mi piace molto sì sì. TITOLARE

Concordo sulle potenzialità enormi da "all inclusive", ma mi sembra che per ora non le sfrutti al meglio, rimanendo talvolta lì a fare il gregarietto che dà 2 o 3 cose utili, 2 o 3 meno utili, ed esce.

Giachetti Jacopo
Fratello di pelata, a me è sempre piaciuto e sempre stato simpatico, ma non mi ha mai convinto fino in fondo, neanche questa volta. Anche vedendolo dal vivo mi sembra un po’ che non sia in controllo, che tenda a voler strafare. L’impressione è che abbia bisogno di sentire grande fiducia per giocare tranquillo; se Pianiciccio gliela darà, sarà un ottimo comprimario. PANCHINARO

Jacopino pelatino mi piace, sarà per quella sua propensione per il palleggio arresto e tiro.

In canna può spaccare, fuori giri è pericolosissimo.


Gigli Angelo
Niente da fare, Angelone, non ci siamo proprio. Spesso stralunato, sembra capisca poco di quello che gli si dice. Potrebbe servire in fase difensiva, e poi non abbiamo tanti giocatori nel suo ruolo, però io stavolta lo lascerei a casa, puntando di più sul Mancio e su Gigio da 4. SEGATO

Non discuto le qualità tecniche, ma Angelone è via con gli angeli: vaga per il campo, non ricorda gli schemi, lo si vede guardare nel vuoto cercando nella memoria la differenza tra la rimessa uno e la due... No no, non ci siamo.

Lechthaler Luca
Da vicino è un mostro enorme, con delle pale al posto delle mani, il 68 di scarpe e una faccia grande come il pallone, ricorda vagamente Sloth dei Goonies. E’ un gran lavoratore, prende posizione benissimo e non ha dei cattivi movimenti sotto canestro, ma secondo me perde tutta la grinta quando riceve palla: sembra quasi che non la voglia, e quando ce l’ha che non voglia far canestro. RIMANDATO

Sottolineo ancor più il grande impegno di Lec: fa tutto con forza e decisione anche 1 vs 0, spinge nella corsa emettendo sbuffi e grugniti di sforzo, è sempre a rimbalzo e gli si potrebbe dar palla ad ogni azione. Vero che poi non sa cosa farsene, ma la ribalta sempre nel posto giusto.

Sarà una follia, ma farei un pensiero alla sua convocazione; abbiamo sempre sofferto i centri avversari ed avere a disposizione un po' di tonnellaggio ci tornerebbe utile, considerando che il Crosa fa 2 falli al minuto e giocare col Mago o il Giglio da 5 non mi dà molta sicurezza.

Maestranzi Antonio
L’unico vero play diligente/soldatino, fa girare bene la palla e si prende dei bei tirelli dalla media che mette con continuità, mentre non mi ha impressionato il suo tiro dalla lunga. In difesa sulla palla è uno dei migliori. Tra lui e Rocca forse prenderei ancora il secondo, ma comunque Tony saprà farsi valere e troverà spazio in un ruolo in cui abbiamo molti problemi. NATURALIZZATO

Tony bravo ragazzo sguscia via a chiunque ed è una sanguisuga sulla palla. Per me è il playmaker che ci mancava, in perfetto equilibrio tra creare e gestire, tra far giocare e prendersi i suoi tiri. Non è da tutti.

Mancinelli Stefano

Quando è in giornata, secondo me è un giocatore di prima fascia europea, quando si sveglia col piede storto sarebbe da fucilare (anche la cresta ossigenata sarebbe un buon motivo per pensare ad un’esecuzione capitale). Sembra sempre scazzatino, poco coinvolto, soprattutto in difesa dove spesso buca l’anticipo, ma ha una mano sinistra davvero dolcissima. Lo porto tutta la vita e anche dopo. VALORE AGGIUNTO

Con la sua bella crestina da brontosauro il talentuosissimo Mancio dà sempre un'idea che oscilla pericolosamente tra il serio e il cazzone, con una lieve ma percettibile tendenza alla seconda.


Mordente Marco
Come fa, ma come fa? E’ uno dei più vecchi e ciononostante è quello che si fa nettamente più il culo di tutti. S’incazza con sé stesso per ogni errore, in allenamento prova e riprova all’infinito i palleggi arresto e tiro con la stessa intensità della partita, ha una dedizione al gioco ed al sacrificio che si vedono raramente. Visto coi capelli sul viso, senza elastico, sembrava un tossico. CAPITANO

Indescrivibile a parole il culo pazzesco che si fa il Mordens in allenamento, bisogna vederlo. Con 16 atleti in campo non riuscivo a non guardare lui; avrei voluto preparare la borsa e iniziare la stagione all'istante.

Portate i giovani cestisti a vederlo!!

Poeta Giuseppe
Grande Peppe, sempre col sorriso (e ci saluta sempre, per me ormai s’è affezionato a noi due!). Pur essendo potenzialmente il play titolare della Nazionale, mi dà l’idea di uno che è finito lì quasi per caso, e si gode la possibilità di giocare coi migliori. Il tiro da fuori è molto deficitario, e nonostante la presenza di Capobianco nello staff, sembra stare un piccolo passo indietro agli altri. Lo porterei, gli darei fiducia, e un play penetratore come lui secondo me ci serve. MITICO
Peppe grida sempre "Eccolo!" per chiamare l'apertura.

Faccia da monello e tanta simpatia, anche a me è apparso un po' giù di forma, anonimo in campo, senza verve, preoccupato più di eseguire che di creare come sa. Se va avanti così, rischia il posto.

Durante Italia-Ungheria ci chiedevamo se il suo NE fosse connesso al misterioso infortunio del Beli.

Renzi Andrea
Poca personalità e problemi al ginocchio, pare un po’ fuori dal gruppo, tanto vale lasciarcelo. ALLA PROSSIMA
Renzo pare felice di appartenere al club del Cincia, e ce lo lasciamo volentieri.

Vitali Luca
Il bel Vitali a me non piace. Schiena troppo dritta sia in attacco che in difesa, passaggi nel vuoto totale (e di questi me ne intendo), tiro da fuori altalenante, poca capacità di far girare la squadra. Inoltre l’atteggiamento non è propriamente di quello che arriva per primo e se ne va per ultimo. Non è un play, non è una guardia. Per conto mio, non è neanche da Nazionale. BRUFOLOSO
Inguardabile in ogni senso, per me può anche stare a casa a schiacciarsi i brufoli.


Pianigiani Simone
La mia più grande sorpresa di quest’anno a Bormio: ha parlato più lui in un allenamento che Recalcati in 2 anni tra allenamenti e partite, sa infondere lo spirito giusto, cazzia chi se lo merita senza stare a guardare il nome. Urla quando c’è da urlare, incita quando serve, scherza con tutti (mentre il Beli faceva esercizi da solo a bordo campo, lui è andato lì e gli ha detto che doveva essere proprio uno stronzo a preferire quelle cose piuttosto che lavorare in campo con lui). E’ pure più alto e meno ciccio di quanto sembra in tele. VINCENTE

Completamente incantata dal fratello gemello dell'attore Paolo Sassanelli (vedi foto). Mi è strapiaciuto proprio. Per dirne una, in un paio di minuti ha rispolverato alla veloce tutti i movimenti della zona 2-3 e ho capito più che in 20 anni di allenatori, 3000 clinic in tutta Italia e 460 punti PAO.
Nota non tecnica: quando chiude una frase con paroline brevi quali su, giù, lì e simili, allunga la vocale finale pronunciandola con un tono ascendente, del tipo "con palla quiìì andiamo suuu".