sabato 29 maggio 2010

Chiuso per ferie


Gas chiuso, serrande abbassate, il cane dai parenti.
Noi domani partiamo per New York, si torna tra una settimana.

mercoledì 19 maggio 2010

ST


Una settimana. Neanche, 6 giorni. E poi Lost sarà finito.
La fine di Lost, sono anni che si aspetta e quasi quasi ci siamo, che brividi. Le prime 2/3 serie erano pure belle, poi si aspetta solo la fine di Lost. 6 stagioni, non l’hanno tirata troppo per le lunghe, e di questo diamo merito.
Ovviamente sappiamo tutti benissimo che Lost non finirà davvero, lunedì ci sarà una puntatona con un bordello indescrivibile, colpi di scena, morti, esplosioni, scene di sesso esplicite, licantropi e bum finito lasciando tremila cose ancora in sospeso, come sempre.
Poi magari se si svegliano bene un giorno fanno il film, o tra 20 anni si ritrovano tutti in un fastoso speciale televisivo e rifanno la gara a chi piscia più lontano, per vedere se vince ancora Mr. Eko (e chi, sennò?)… Dalla settimana prossima però i nostri cuori e i nostri salotti saranno un pochino più vuoti, senza più una puntata di Lost da vedere: basta corse nella giungla, basta fumo nero che fa il rumore di una calcolatrice con lo scontrino, basta lentiggini, coso, fratello, grotte, visioni, pendoli (no Mr. Eko, ora non stavamo parlando di lei); poveri sceneggiatori, per 6 anni tutti pendevano dalle loro dita e ora non se li filerà più nessuno.
Ecco, ordunque, per aiutare questi poveri milionari, qualche ideina per la serie che potrà prendere il posto di Lost nelle abitudini di noi sfigati che visitiamo Lostpedia:
-Prost
Una carovana di quei camion enormi che si vedono alle gare di Formula1 si perde nella foresta, in cerca del Bahrain; i sopravvissuti scopriranno di essere finiti in un luogo dove avvengono fatti inspiegabili, come i sorpassi.
Suspense a non finire quando si vede che un tizio ai box sbadiglia.
-Toast
Un’innocente spuntino all’ora di pranzo diventa pretesto per l’infinita lotta tra il bene e il male. Gente rinchiusa che non può più uscire, strani rumori che evocano mostri millenari, una strana associazione che forse mira alla conquista del mondo… Alla fine si scopre che quel Camogli all’Autogrill era avariato, ecco perché stavano tutti al cesso.
-L’ost
Gli avventori di una bettola di quart’ordine vengono assaliti dai fumi (rigorosamente neri) dell’alcol e si perdono tra delirii onirici e grappe al mirtillo. Cercheranno di tornare a casa barcollando, ma una strana forza glielo impedirà. La gravità.
-Post
Eccolo qui, ho quasi finito.

P.S.: Consiglio vivamente la visita del sito http://thepenislost.blogspot.com/, ogni cosa torna.

sabato 8 maggio 2010

Gita fuori Porta Nuova

Oh dai, da domani ridiamo vita al nostro blog, deciso. Detto mille volte. Nell'attesa di questo domani le interferenze si sono diradate sempre di più fin quasi a sparire e l'abbandono regna incontrastato ormai da mesi. Mancano le idee? Gli argomenti interessanti? Il tempo? La voglia? Non so, ma intanto ci proviamo, anche se non abbiamo in mente niente più che una semplice cronaca.

Per una coppia di cestisti come noi fine settimana è tradizionalmente sinonimo di partita, trasferta, stress, emozioni e delusioni, altro che divano, filmetto, relax, gita fuori porta e cenetta con gli amici! Per questo abbiamo approfittato al volo di una clamorosa congiuntura astrale che prevedeva due giorni consecutivi privi di impegni sportivi, ritagliandoci il tempo per una di quelle piccole e semplici uscite con cui ci piacerebbe riempire ogni fine settimana libero, se ne avessimo.

Destinazione Torino. Decidiamo di incontrarci là, alla stazione, arrivando entrambi in treno...faceva molto film! Arrivo per prima e il luogo fissato per il rendez-vous tramite l'utilizzo della Street View di Google Maps (ma l'avete mai usata?? Sto setacciando il mondo intero!! ) mi pare troppo complicato da raggiungere per il mio Mister Orientamento, così gli vado incontro sul binario ed eccolo arrivare col classico accostamento cappotto-scarpe da ginnastica, a cui si aggiungono per l'occasione ombrello rosso, zainetto arancione vecchio stile prima elementare e aria da bimbo in gita.

Sfoderiamo la mappa del tesoro: un foglio da noi precedentemente elaborato con dettagli millimetrici sulle vie da seguire, le linee e gli orari dei mezzi pubblici, il numero di fermate da contare sulle dita prima di scendere, la targa dell'autobus, il codice fiscale del conducente, il timing da rispettare per beccare l'onda verde.


Via subito al B&B Aprile; non ho una gran fornitura di termini di paragone ma mi sentirei di consigliarlo! Stanze molto molto carine e romantiche, ben ricavate e ben arredate, con tanto legno, travi a vista e profumo di biancheria; prezzo normale, accoglienza allegra e cordiale, colazione in un bel bar a pochi passi.

Dieci minuti di cazzeggio, poi via per la nostra meta: il Museo del cinema! Prendiamo il tram in una specie di Chinatown, dove sembra appena terminata una guerriglia di strada ma sono solo i residui del mercato giornaliero. Giunti a destinazione, ci mettiamo diligentemente in attesa per i biglietti al termine di una coda di 30 metri, salvo poi scoprire che era quella per l'ascensore panoramico, mentre per il solo museo non c'era assolutamente nessuno. Tra salette e corridoi semibui attraversiamo un'ampia e interessante esposizione di strumentazioni d'epoca, curiosi marchingegni e diversi oggetti utilizzati su famosi set, il tutto arricchito da diverse postazioni interattive, alle quali entrambi, in due circostanze diverse, stoccacciamo qua e là subendo così uno dopo l'altro la cazziata della sorvegliante di sala, che tra l'altro ci apostrofa con "signore" e "signora"...ma come si permette??


Poi all'improvviso ci ritroviamo in un grande atrio sotto l'interminabile cupola della Mole, e il colpo d'occhio inaspettato fa mancare un po' il fiato... le pareti accanto a noi salgono salgono salgono per non so quanti metri, tappezzate di locandine e costeggiate da una passerella in legno che permette, tra vari allestimenti, di raggiungere la sommità, dove sul buio sfondo della cupola sono proiettate immagini di attori. Lo scenario è molto suggestivo anche giù nell'atrio, circondato da salette a tema in cui le scenografie allestite (di cui alcune molto curiose, come i sedili a forma di wc!) illustrano i generi del cinema, dall'horror al western, dalla fantascienza al cinema dell'assurdo. Al centro dell'atrio si può gustare l'insieme sdraiati su spettacolari poltroncine-sdraio dove credo stessimo per addormentarci entrambi!

Di ritorno, pizzino presso i
F.lli La Bufala, un ambiente tranquillo e piuttosto curato a due passi dal bienbì. Pizza medio-scarsa, ma da provare assolutamente un calzone farcito di formaggio con abbondantissimo contorno esterno di rucola, crudo e grana.


Mattina successiva al parco del Valentino ...che bello! L'avevo visto da piccola e mi ricordavo una distesa di erba, un fiume e poco più, e invece che sorpresa... statue, laghetti popolati da papere, fontane, il giardino roccioso e l'orto botanico, tenuti alla perfezione e pieni di coloratissimi fiori, il castello del Valentino e un bellissimo borgo medievale! Proprio una piacevole passeggiata sotto il primo tiepido sole di primavera!



E' già ora di rientrare: bus per la stazione, spuntino, treno...stavolta insieme però! In compagnia! Peccato che qualcuno si addormenti alla partenza e si svegli a Genova, con tanto di sonore russate...