giovedì 21 ottobre 2010

Via, lì davanti!


19/10/2010 - Cagliari, corteo di pastori per denunciare la crisi del settore. Ed apertamente schierati a favore della pura lana vergine.

venerdì 10 settembre 2010

Ora facciamo anche i recensori

Stasera usciamo a cena. Cerca su 2spaghi, controlla Il mangione, verifica per sicurezza anche RistoSito, vedi su google “ristoranti Genova”, leggi 200 commenti discordanti. Alle ore 21, del giorno dopo, la scelta cade sull'Osteria del Coccio.

Il locale non è su una via di passaggio ma si trova con estrema facilità, anche perchè ben segnalato. Se arrivate da Genova...siamo spiacenti, da un mese a questa parte Morands si scorda di fornirmi indicazioni su dove e quando bisogna svoltare, quindi cercate Piazza Cadevilla su Google Maps e buona fortuna. Eccomi, sono giunto sul filo di lana per le indicazioni: se arrivate da Genova non lo so, ma se arrivate da Nervi dovete girare a sinistra al semaforo di piazza Sturla, all'altezza del bar Big Ben, e prendere la stradina in discesa; arrivati in fondo alla stradina girate a destra, e lì sulla sinistra vedrete le insegne del Coccio! Ora ritorno all'eremia.

L'atmosfera è raccolta e silenziosa, con pochi coperti divisi tra una stanza interna e una veranda. Tavoli, bicchieri e arredi in tipico stile osteria creano un ambiente piuttosto spartano ma tutt'altro che freddo.
Il servizio è lento ma non direi certo per pigrizia o cattiva organizzazione; la sensazione è stata piuttosto quella di una scelta volontaria di calma e tranquillità, come per dare alla consumazione un suo giusto tempo. L'ideale dunque per una cenetta intima o per una bella chiacchierata con amici che non vedete da tempo; se invece avete fretta di mangiare un boccone e scappare, siete nel posto sbagliato.

Il personale è giovane e molto cortese, si rivolge ai clienti con voce bassa e belle maniere senza mai perdere in spontaneità nè sconfinare in eccessi e forzature.

Venendo al cibo, abbiamo iniziato con un antipasto della casa, composto da insalata russa, salamini, crostini con ragù, verdura e qualcos'altro; non molto abbondante in verità, ma buono. E bisogna dire che ce lo siamo divisi; per una persona sola è la dose giusta, che stuzzica senza riempire. Nell'attesa del servizio abbiamo parecchio apprezzato una focaccia molto buona e molto unta offerta assieme al pane.

Poi un primo a testa.
Pansoti in salsa di noci per Morands, che ormai troppo preso dal fantabasket non ha più tempo per esprimerci un parere completo; l'ho però sentito mormorare qualcosa a proposito dei pezzettini di noce che pare fossero molto buoni. Richiamato in causa, confermo l'apprezzamento per i gherigli di noce sui pansoti, e per il sugo, non troppo liquido (come purtroppo spesso accade nei ristoranti). Vado a controllare Charazay, vi lascio in buone mani.
E gnocchi del coccio per me, una notevole porzione di gnocconi spettacolari con pasta strabuona di evidente fattura casereccia, sughetto pomodoro e basilico, abbondanti scaglie di pecorino a ricoprire il tutto.

Prezzo più che buono, sotto i 30 € per due persone, con limoncello offerto dalla casa. Consigliato.

venerdì 3 settembre 2010

Per me vince... lo sport

Le rare volte che vado a vedere una partita dal vivo, non faccio il tifoso scalmanato: sto quasi sempre seduto, applaudo se c’è una bella azione che sia dei miei o degli altri, non urlo agli arbitri, batto le mani ogni tanto…
Ma in cuor mio ho sempre invidiato quelli che si vedono tipo ora ai Mondiali, con le bandiere con su le scritte, mezzi nudi, che si disperano ad un errore al tiro, con la faccia dipinta.
Se Dio vuole, l’anno prossimo si va a vedere la Nazionale (ripeto: se Dio vuole) agli Europei in Lituania, ma intanto mi vedo su Rai Sport i suddetti Mondiali dalla Turc… Aspetta un momento, hai detto Rai Sport, ho sentito male? No no, proprio Rai, suona assurdo, ma è così.
Dalla Turchia, si diceva.
Noi, come i nostri appassionati ben sanno, siamo sempre sul pezzo, ma poi in fondo del turno preliminare a chi gliene frega niente? Infatti l’abbiamo lasciato passare senza commenti inutili.
Ora invece partono gli ottavi di finale, ecco quindi il caso di fare un bel suntino di quanto visto su Rai Sport (giova ricordarlo, ma fossi in voi non mi abituerei troppo all’idea), passando squadra per squadra per squadra per squadra per squadra ecc, in tutto 16 squadre.

GRUPPO A

SERBIA
Vista solo contro l’Argentina, non mi ha convinto. Troppo legati alla giocata del singolo, ai talenti, seppur notevoli, che si portano dietro, e poco alla squadra. Teodosic e Krstic sono indubbiamente due fuoriclasse (e non a caso, hanno perso con la Germania quando mancavano loro per squalifica), Velickovic è un bel giocatorino davvero, è la squadra che ha fatto più punti finora, però non mi piacciono. E mi stanno pure sul culo.

ARGENTINA
Vista solo contro la Serbia, mi ha convinto. Giocano molto a metà campo e rallentano il ritmo, e sono un bel vedere, soprattutto sul pick and roll. Scola uno dei migliori 3 giocatori al mondo nel suo ruolo, Prigioni fa girare la squadra come un orologio, Delfino è buono buono. Forse oltre a questi 3 rimane poco (Oberto? Non l’ho visto giocare, aveva la cacarella con la Serbia), ma son 3 con classe ed esperienza fuori dal normale.

AUSTRALIA
Praticamente mai visti, se si escludono 5 minutini contro non so chi. Pare che abbiano un altro paio di giocatori niente male, a parte i conosciuti Andersen, Nielsen e Maric (che dovrebbe essere nato in Australia, ma poi lui voleva giocare per la Serbia, però aveva fatto le giovanili in nazionale Australiana e allora non poteva, così ha cantato l’inno serbo quando ci ha giocato contro).

ANGOLA
Ne han presi in totale 90 e passa dalle 3 squadre sopracitate, ma han fatto il loro compitino battendo Germania e Giordania, arrivando un po’ a sorpresa al 4° posto nel girone. Non li conosco, ma mi sembra di ricordare che ci siano quasi sempre stati a Olimpiadi e Mondiali almeno dal ‘92 ad oggi, quindi tanto scarsi non saranno, per lo meno per gli standard africani.

GRUPPO B

STATI UNITI
Eccoli qui gli ammerigani, stavolta han portato i giovani e sgallettati, c’hanno pure quello con la cresta. Atleticamente spaventosi ed almeno una spanna sopra agli altri, come sempre, vivono per il contropiede e quando pressano mettono in difficoltà chiunque. A metà campo non mi hanno per nulla impressionato, e a parte Durant, che gioca con una grazia ed una facilità imbarazzanti, mi sembra soffrano molto. Bella sorpresa Kevin Love, mi sa che me lo piglio al FantaNBA.

SLOVENIA
I miei preferiti, da anni aspetto la loro esplosione e spero vivamente che sia la volta buona che arrivino in semifinale. Li ho visti male contro gli USA, ma molto bene contro Croazia e Brasile, con un Nachbar mai così in forma e il terzetto Dragic-Lakovic-Saniboy a dettare i tempi, accompagnati rispettivamente da estro-bombe pazze-genialità assoluta. Con Lorbek e Smodis avrebbero meno problemi, soprattutto visto l’abulico Brezec, ma anche così possono dar fastidio alle grandi.

BRASILE
Altra compagine degna di nota, tra le migliori viste dal sottoscritto: solo 6/7 giocatori in rotazione, ma con un’energia che fa per 12. Splitter (Tiago per gli amici, e per Franco Lauro) è fermato solo dai falli commessi, e i suoi giochi a due con Huertas (miglior assist man del torneo fino ad ora) ricordano quelli al Tau con Prigioni; Leandrinho Barbosa è la variabile impazzita, Varejao, Giovannoni e Marquinhos fanno a sportellate e Machado la spara da fuori. Unica nota stonata: tale Alex Garcia, una guardia senza tiro e senza cervello.

CROAZIA
Bella squadretta, ben bilanciata con piccoli medio/buoni (Ukic, Kus, Popovic), lunghi rognosi (Banic, Andric), Marko Tomas da ala tuttofare e Ante Tomic che ha dei movimenti da sotto da leccarsi i baffi. Non sono sicuramente a livello delle migliori, infatti usciranno agli ottavi quasi sicuramente, ma intanto ci sono ed il loro lo fanno sempre.

GRUPPO C

TURCHIA
Miglior difesa del primo turno, giocano in casa, e sono buoni e navigati, il coach su tutti. Il buon Boscia va per il colpaccio prima del (paventato, per un cancro da cui curarsi) ritiro dalla panca, e secondo me una medaglia ci scapperà per il prossimo GM di Roma. Purtroppo non li ho mai visti giocare, ma mi basta leggere i nomi per capire che dall’ala in su hanno una delle migliori batterie del Mondiale (Akyol, Turkoglu, Ilyasova, Gonlum, Erden, Asik ed il mio pupillo Savas), mentre devo dire che come play e guardie non mi hanno mai convinto fino in fondo. Vedremo cosa sapranno fare, ci si aspetta molto da loro nel Bosforo!

RUSSIA
Non avrei scommesso molto su questa Russia, fatta di giovani che nelle loro squadre non splendono e vecchi mai veramente esplosi. Eppure, senza un leader a trascinarli, sono arrivati fino al 2° posto nel girone, perdendo solo contro i padroni di casa. E basta, non li ho visti, cosa volete che dica ancora?

GRECIA
Sono a grandi linee gli stessi degli altri anni, con però Papaloukas che se n’è stato a casina, e non è poco. Squadra storicamente sporca, che fa innervosire, rallenta il ritmo, mena duro sotto i tabelloni ed esteticamente sono pure brutti; probabilmente è la penultima chiamata internazionale per molti di loro, che dopo Londra 2012 passeranno il testimone a dei bellimbusti tipo Pelekanos, sai mai che questo possa spingerli fino alla semifinale… Non ci scommetterei.

CINA
Saranno miliardi, ma io non li ho mica visti, so solo che sono passati solo per un suicidio di Portorico contro la Costa d’Avorio e tanto mi basta per denigrarli.

GRUPPO D

LITUANIA
Nuovo corso per i Lituani, che hanno ringiovanito il roster (coach compreso) probabilmente anche in vista degli Europei prossimi venturi, giocati dalle loro parti. Kleiza è un toro che personalmente non mi è mai piaciuto, però quando gli gira bene non lo ferma nessuno, Maciulis è la sua versione in piccolo con meno talento, forse mancano di un play ispirato quale sarebbe potuto essere il vecchio Jasi, ma io sono solo un malinconico appassionato dei bei tempi andati, lasciatemi perdere. Rotazione molto ampia, almeno a 9 giocatori in ogni partita, evidentemente c’è un bel clima di fiducia che fa sempre bene.

SPAGNA
Semi delusione del torneo, parte male perdendo con la Francia e non sembra più lo schiacciasassi degli altri anni (e delle amichevoli pre-Mondiale) e anche nelle vittorie soffrono più del dovuto. Manca il punto di riferimento Pau sotto canestro, Rudy coi colpi di sole non si può vedere, Marc Gasol non fa neanche la metà di quanto faceva a Memphis, Ricky è meno deciso del solito, ma io confido nello spirito di gruppo: secondo me dopo un primo turno così così, può scattare la magia che li manda in finale.

NUOVA ZELANDA
Sì certo, perché io vedo giocare la Nuova Zelanda… E’ già tanto se conosco Pero Cameron, che ormai dovrebbe avere l’età pensionabile.

FRANCIA
Partono col botto battendo i campioni in carica, il play Albicy che fa nero Rubio, Batum e Gelabale che fanno la differenza, lunghi tosti, ecc. Peccato che poi abbiano perso con la suddetta Nuova Zelanda, sprofondando al 4° posto nel girone che vuol dire eliminazione al 90%.

venerdì 30 luglio 2010

B10, (cosa mi ha) colpito e affondato

Guardando le gesta (in buona parte magre figure) degli italici atleti in quel di Barselona, mi sovvennero delle questioni:

Perchè nei paesi più remoti (Bielorussia, Lettonia, Transilvania, Kamchatka, ecc.) ci sono atleti forti solo nelle discipline che non interessano a nessuno (lancio del peso/martello/disco/giavellotto/fonografo)?

Perchè la Russia fa gli Europei, che è quasi tutta in Asia? E l'Azerbaijan?

Che cosa mi rappresenta la mascotte Barni, che sembra un pupazzo di neve a luglio? Ci sarà solo uno dentro, o tanti che si danno il cambio? E quando fa le scenette d'intrattenimento, saranno improvvisate o è tutto organizzato precedentemente?

Perchè quelli del salto in alto si rivestono dopo ogni salto anche se ci sono 30°C?

Perchè nei vari lanci ci sono due giudici che vanno dov'è caduto l'attrezzo (uno che indica e uno che misura), non ne basta uno? E cosa fanno quei due nella vita, saranno giudici di mestiere?

Perchè la RAI prima di andare in pubblicità non perde occasione di passare le immagini dei festeggiamenti della Spagna campione del mondo di calcio, visto che è un altro sport e che non c'entra nulla con l'altetica?

Siamo sicuri che non ci sia nessuno meglio di Elisabetta Caporale per le interviste a bordo pista? Io proporrei il traduttore automatico di Google, già sarebbe un enorme passo avanti in capacità, professionalità, educazione ed avvenenza.

Che senso ha eliminare un corridore alla prima falsa partenza? A chi giova una regola del genere?

martedì 27 luglio 2010

Trova la pelata

CONCORSO: DOVE STAVANO SEDUTI?

Prestate attenzione a questo campo medio (nel senso cinematografico, non i 28 metri; caproni che non siete altro): sembra una foto come un'altra, ma in realtà nasconde i due autori di questo blog.

Mani alle lenti d'ingrandimento, piccoli amici, vediamo chi riesce a scovarci!

Al vincitore verrà fatto omaggio di una fornitura a vita di occhiali modello "Bottle-bottom" provenienti dalla rinomata casa ottica Tavessero & Cecato®, indispensabili dopo aver partecipato al concorso.

domenica 25 luglio 2010

Dai nostri inviati... a Bormio (senza il Ciurli)








Qualche settimana fa (ma come passa il tempo, eh?) siamo stati a Bormio per il raduno della Nazionale, come è ormai nostra appassionata abitudine.

Ecco i giudizi che abbiamo espresso (Morands in nero, Sara in azzurro) dopo attente rilevazioni nella due giorni valtellinese:



Aradori Pietro
A vederlo non gli si darebbe tanto credito: abbastanza pacioccone, fisico tosto ma non molto muscoloso, piuttosto lento, poco esplosivo nel salto. A me sembra pure un po’ altezzoso nel modo di fare, nello sguardo. Non mi piace come gioca e in difesa non si danna granchè; insomma, un disastro, perché si dovrebbe portare? Perché fa quello che ci si aspetta da lui: mette punti a referto. Ha un raro fiuto per il canestro che ci serve eccome, soprattutto subisce un mare di falli e tira bene i liberi. Nella partita con l’Ungheria ha fatto 19 punti con 8 tiri dal campo; d’accordo che l’Ungheria faceva pena, ma il marcatore c’è. CONVOCATO

Concordo in pieno sull'aspetto tracagnotto e sul feeling di prima qualità col canestro. Unica controindicazione: non utilizzare in abbinata col Beli, a meno che si disponga di un paio di ceste colme di Molten.

Ma come lo chiamano ogni tanto? Pitty??




Belinelli Marco
Mai visto in campo con gli altri: all’allenamento di giovedì mattina era probabilmente a fare pesi, giovedì sera ha fatto atletica (scatti, skip, scivolamenti, ecc) a bordo campo sbattendosi abbastanza, venerdì mattina non visto, forse ha fatto altra palestra. Alla partita di venerdì sera (in borghese) ha sfoderato un inedito cerotto sul naso, figlio di una fantomatica micro frattura nasale non si sa bene quando sofferta. Rispetto ad un paio di anni fa è sicuramente più grosso, speriamo che non gli manchi il ritmo partita perché ci serve come e più di Pietrino. CONVOCATO AL BUIO

Solo due noticine sul Beli: la sua perenne faccia da schiaffi tipo pesce lesso, e la sua prolungata permanenza nella fase adolescenziale di sviluppo ormonale (la foto è solo una testimonianza di una scena che si ripeteva ogni mezzo minuto).

Carraretto Marco
A vederlo sembra sempre in controllo, tranquillo, pare che faccia sempre la cosa giusta (anche se poi magari è solo un’impressione e fa una cagata). Ha un tiro che mi piace molto stilisticamente, e col fatto che conosce bene Pianigiani, qualche sua bombetta potrebbe tornarci utile ad agosto. Non fa altro, ma quello lo fa bene. I 33 anni invece potrebbero pesargli in difesa, soprattutto in campo internazionale. E poi sul fantabasket dell’Eurolega hanno scritto il suo nome con una “t” in meno, son cose che fanno la differenza. PAPABILE

Essere un pupillo di Pianiciccio rende il Carra molto utile nel dare una mano al gruppo nell'interpretazione ed applicazione dei dettami del coach, conferendogli così un ruolo importante. Altrimenti il soldatino sarebbe pure potuto andare in ferie.


Cavaliero Daniele
L’uomo-dinamo. E’ sempre attivissimo, razzente, occhi da discolo, in difesa non si risparmia mai (e s'innervosisce se trova un play sgomitante come Peppe, aveste visto che facce faceva)e in attacco da guardia sembra fare meglio che da play; è un pò troppo innamorato del palleggioperdiecisecondiepoisparodaottometri, che prova anche in allenamento, ed il tiro in sospensione è un po’ troppo altalenante. Sarebbe un buon cambio che mette molta pressione sul play avversario, ma in attacco non mi fido molto di lui. VALUTABILE
Cava faccia da furbetto è un mostro nella difesa sulla palla e questo mi farebbe pensare di premiarlo, anche solo come elemento di rottura. Il problema è che forse non è un tipo da rottura, e non credo che Pianiciccio possa nè voglia dargli lo spazio e la libertà di cui per me ha bisogno per rendere.


Cinciarini Andrea
Ah, perché, c’era anche lui? Invisibile, sia come atteggiamento che come gioco. Un fantasmino al cui posto avrei chiamato tutta la vita Hackett. A CASA

Gruppo Cestisti Anonimi. Ciao ciao.

Crosariol Andrea
Le sue aperture da rimbalzo difensivo in allenamento sono già storia, con i vari Cavaliero-Poeta-Giachetti-Maestranzi-Vitali che a turno rincorrono il pallone in giro per il campo. Sembra sempre il solito Crosa, svogliato e scazzato, ma contro l’Ungheria comincia con stoppatona e schiacciata, ed il suo tuffo sul +20 non me lo sarei mai aspettato. Neanche Pianigiani, che visto il suo lungo per terra, s’è fiondato a chiamare il cambio, forse per farlo uscire dopo che ne aveva fatta una buona. Ci serve per i kg, se si sveglia spacca tutto. OBBLIGATORIO

Niente da aggiungere sul re dello scazzo.

Cusin Marco
Visto ancora meno del Beli, ha dei problemi al ginocchio destro e se ne sta sempre di là a far pesi e cyclette. La carenza di lunghi potrebbe tenerlo in gioco. DA VALUTARE

Cusin pedala pedala e consuma tonnellate di ghiaccio.

Datome Luigi
Detto Gigio, è uno di quelli che mi hanno impressionato di più. Ha una facilità imbarazzante nel fare tutto in campo, sia in difesa che in attacco. Fisico asciutto ma tosto, forse ogni tanto si accontenta un po’ del tiro da fuori, ma spesso è un bell’accontentarsi. Come se non bastasse, può fare sia il 3 che il 4. Mi piace molto sì sì. TITOLARE

Concordo sulle potenzialità enormi da "all inclusive", ma mi sembra che per ora non le sfrutti al meglio, rimanendo talvolta lì a fare il gregarietto che dà 2 o 3 cose utili, 2 o 3 meno utili, ed esce.

Giachetti Jacopo
Fratello di pelata, a me è sempre piaciuto e sempre stato simpatico, ma non mi ha mai convinto fino in fondo, neanche questa volta. Anche vedendolo dal vivo mi sembra un po’ che non sia in controllo, che tenda a voler strafare. L’impressione è che abbia bisogno di sentire grande fiducia per giocare tranquillo; se Pianiciccio gliela darà, sarà un ottimo comprimario. PANCHINARO

Jacopino pelatino mi piace, sarà per quella sua propensione per il palleggio arresto e tiro.

In canna può spaccare, fuori giri è pericolosissimo.


Gigli Angelo
Niente da fare, Angelone, non ci siamo proprio. Spesso stralunato, sembra capisca poco di quello che gli si dice. Potrebbe servire in fase difensiva, e poi non abbiamo tanti giocatori nel suo ruolo, però io stavolta lo lascerei a casa, puntando di più sul Mancio e su Gigio da 4. SEGATO

Non discuto le qualità tecniche, ma Angelone è via con gli angeli: vaga per il campo, non ricorda gli schemi, lo si vede guardare nel vuoto cercando nella memoria la differenza tra la rimessa uno e la due... No no, non ci siamo.

Lechthaler Luca
Da vicino è un mostro enorme, con delle pale al posto delle mani, il 68 di scarpe e una faccia grande come il pallone, ricorda vagamente Sloth dei Goonies. E’ un gran lavoratore, prende posizione benissimo e non ha dei cattivi movimenti sotto canestro, ma secondo me perde tutta la grinta quando riceve palla: sembra quasi che non la voglia, e quando ce l’ha che non voglia far canestro. RIMANDATO

Sottolineo ancor più il grande impegno di Lec: fa tutto con forza e decisione anche 1 vs 0, spinge nella corsa emettendo sbuffi e grugniti di sforzo, è sempre a rimbalzo e gli si potrebbe dar palla ad ogni azione. Vero che poi non sa cosa farsene, ma la ribalta sempre nel posto giusto.

Sarà una follia, ma farei un pensiero alla sua convocazione; abbiamo sempre sofferto i centri avversari ed avere a disposizione un po' di tonnellaggio ci tornerebbe utile, considerando che il Crosa fa 2 falli al minuto e giocare col Mago o il Giglio da 5 non mi dà molta sicurezza.

Maestranzi Antonio
L’unico vero play diligente/soldatino, fa girare bene la palla e si prende dei bei tirelli dalla media che mette con continuità, mentre non mi ha impressionato il suo tiro dalla lunga. In difesa sulla palla è uno dei migliori. Tra lui e Rocca forse prenderei ancora il secondo, ma comunque Tony saprà farsi valere e troverà spazio in un ruolo in cui abbiamo molti problemi. NATURALIZZATO

Tony bravo ragazzo sguscia via a chiunque ed è una sanguisuga sulla palla. Per me è il playmaker che ci mancava, in perfetto equilibrio tra creare e gestire, tra far giocare e prendersi i suoi tiri. Non è da tutti.

Mancinelli Stefano

Quando è in giornata, secondo me è un giocatore di prima fascia europea, quando si sveglia col piede storto sarebbe da fucilare (anche la cresta ossigenata sarebbe un buon motivo per pensare ad un’esecuzione capitale). Sembra sempre scazzatino, poco coinvolto, soprattutto in difesa dove spesso buca l’anticipo, ma ha una mano sinistra davvero dolcissima. Lo porto tutta la vita e anche dopo. VALORE AGGIUNTO

Con la sua bella crestina da brontosauro il talentuosissimo Mancio dà sempre un'idea che oscilla pericolosamente tra il serio e il cazzone, con una lieve ma percettibile tendenza alla seconda.


Mordente Marco
Come fa, ma come fa? E’ uno dei più vecchi e ciononostante è quello che si fa nettamente più il culo di tutti. S’incazza con sé stesso per ogni errore, in allenamento prova e riprova all’infinito i palleggi arresto e tiro con la stessa intensità della partita, ha una dedizione al gioco ed al sacrificio che si vedono raramente. Visto coi capelli sul viso, senza elastico, sembrava un tossico. CAPITANO

Indescrivibile a parole il culo pazzesco che si fa il Mordens in allenamento, bisogna vederlo. Con 16 atleti in campo non riuscivo a non guardare lui; avrei voluto preparare la borsa e iniziare la stagione all'istante.

Portate i giovani cestisti a vederlo!!

Poeta Giuseppe
Grande Peppe, sempre col sorriso (e ci saluta sempre, per me ormai s’è affezionato a noi due!). Pur essendo potenzialmente il play titolare della Nazionale, mi dà l’idea di uno che è finito lì quasi per caso, e si gode la possibilità di giocare coi migliori. Il tiro da fuori è molto deficitario, e nonostante la presenza di Capobianco nello staff, sembra stare un piccolo passo indietro agli altri. Lo porterei, gli darei fiducia, e un play penetratore come lui secondo me ci serve. MITICO
Peppe grida sempre "Eccolo!" per chiamare l'apertura.

Faccia da monello e tanta simpatia, anche a me è apparso un po' giù di forma, anonimo in campo, senza verve, preoccupato più di eseguire che di creare come sa. Se va avanti così, rischia il posto.

Durante Italia-Ungheria ci chiedevamo se il suo NE fosse connesso al misterioso infortunio del Beli.

Renzi Andrea
Poca personalità e problemi al ginocchio, pare un po’ fuori dal gruppo, tanto vale lasciarcelo. ALLA PROSSIMA
Renzo pare felice di appartenere al club del Cincia, e ce lo lasciamo volentieri.

Vitali Luca
Il bel Vitali a me non piace. Schiena troppo dritta sia in attacco che in difesa, passaggi nel vuoto totale (e di questi me ne intendo), tiro da fuori altalenante, poca capacità di far girare la squadra. Inoltre l’atteggiamento non è propriamente di quello che arriva per primo e se ne va per ultimo. Non è un play, non è una guardia. Per conto mio, non è neanche da Nazionale. BRUFOLOSO
Inguardabile in ogni senso, per me può anche stare a casa a schiacciarsi i brufoli.


Pianigiani Simone
La mia più grande sorpresa di quest’anno a Bormio: ha parlato più lui in un allenamento che Recalcati in 2 anni tra allenamenti e partite, sa infondere lo spirito giusto, cazzia chi se lo merita senza stare a guardare il nome. Urla quando c’è da urlare, incita quando serve, scherza con tutti (mentre il Beli faceva esercizi da solo a bordo campo, lui è andato lì e gli ha detto che doveva essere proprio uno stronzo a preferire quelle cose piuttosto che lavorare in campo con lui). E’ pure più alto e meno ciccio di quanto sembra in tele. VINCENTE

Completamente incantata dal fratello gemello dell'attore Paolo Sassanelli (vedi foto). Mi è strapiaciuto proprio. Per dirne una, in un paio di minuti ha rispolverato alla veloce tutti i movimenti della zona 2-3 e ho capito più che in 20 anni di allenatori, 3000 clinic in tutta Italia e 460 punti PAO.
Nota non tecnica: quando chiude una frase con paroline brevi quali su, giù, lì e simili, allunga la vocale finale pronunciandola con un tono ascendente, del tipo "con palla quiìì andiamo suuu".





mercoledì 30 giugno 2010

New York Post




Un passaggio evolutivo sconosciuto al resto del mondo ha portato i bipedi di queste regioni a sviluppare sul palmo della mano una protuberanza a forma rettangolare, con derivazioni filamentose collegate agli organi dell'udito. Nell'altro arto brandiscono cibo di ogni genere purchè unto a qualsiasi ora del giorno.

I bipedi sono quasi esclusivamente frittivori e hanno sviluppato un'allergia congenita ai vegetali (relegandoli in riserve esclusive denominate Chop't).

Mangiano volentieri anche lettere, sillabe e intere parole.

La comunità impone un minimo di manovre di parcheggio, direttamente proporzionali allo spazio disponibile.

In certi casi, è comprensibile.

I bipedi sopra i 2 anni raggiungono facilmente i 200 kg di peso. Ammiriamo in particolare la specie "poliziotta nera" dalla caratteristica sagoma a metro cubo.

I poliziotti invece hanno diritto ad un' autina aziendale in lego.

Il clima varia dal tropicale umido al polare, con escursioni termiche di 200°F. E' possibile osservare il fenomeno entrando e uscendo dai negozi.

Gli adulti maschi amano giocare ai pompieri ad ogni ora del giorno, dispiegando una 30ina di mezzi e sirene polifoniche per ogni minima occasione.

Misteri e leggende: ad ogni angolo di strada si rischia di essere inghiottiti per sempre, mentre nei parchi pubblici pare si aggirino fantasmi.

Nel Village, individui particolarmente atletici sono considerati pericolosi e tenuti rinchiusi tutto il giorno in gabbia, dove hanno come unica fonte di svago una palla che si divertono ad inserire in un cesto a qualche metro d'altezza. Scienziati di ogni nazione si appostano all'esterno della rete per studiare il fenomeno.

Esemplari femminili di età stimata sui 70 scavalcano la rete per fotografare il fondo schiena dei giovanotti.

La floricoltura è praticata esclusivamente sopra i 30 mt di quota.

Sono frequenti i parti plurigemellari.

La teoria dell'evoluzione Darwiniana qui vale anche per gli oggetti inanimati: nel nostro caso, col passare dei decenni, la tastiera del computer si è adattata all'ambiente circostante, rimodellandosi per venire incontro ai continui spuntini dei suoi usufruitori.

La popolazione santifica i morti con sontuosi pic nic nei luoghi di sepoltura.

I nativi maschi di ogni età amano spostarsi su tavole munite di ruote, mentre i visitatori si muovono sul territorio giocando una continua partita a "1, 2, 3 stella" che li costringe a bloccarsi immobili in mezzo alla strada ogni circa 4 passi, possibilmente con naso all'insù.

Nei laboratori delle case produttrici dei mezzi di locomozione a 4 ruote, i ricercatori hanno per ora scoperto solamente il colore giallo.

L'energia elettrica evidentemente non costa un ca...

Esemplari ricostruiti artificialmente con arti scultoree o pittoriche si arrapano davanti a commesse viventi che fingono indifferenza.

Gli individui della comunità che rispondono in modo errato alle interviste sono costretti a fare due passi indietro per penitenza.

sabato 29 maggio 2010

Chiuso per ferie


Gas chiuso, serrande abbassate, il cane dai parenti.
Noi domani partiamo per New York, si torna tra una settimana.

mercoledì 19 maggio 2010

ST


Una settimana. Neanche, 6 giorni. E poi Lost sarà finito.
La fine di Lost, sono anni che si aspetta e quasi quasi ci siamo, che brividi. Le prime 2/3 serie erano pure belle, poi si aspetta solo la fine di Lost. 6 stagioni, non l’hanno tirata troppo per le lunghe, e di questo diamo merito.
Ovviamente sappiamo tutti benissimo che Lost non finirà davvero, lunedì ci sarà una puntatona con un bordello indescrivibile, colpi di scena, morti, esplosioni, scene di sesso esplicite, licantropi e bum finito lasciando tremila cose ancora in sospeso, come sempre.
Poi magari se si svegliano bene un giorno fanno il film, o tra 20 anni si ritrovano tutti in un fastoso speciale televisivo e rifanno la gara a chi piscia più lontano, per vedere se vince ancora Mr. Eko (e chi, sennò?)… Dalla settimana prossima però i nostri cuori e i nostri salotti saranno un pochino più vuoti, senza più una puntata di Lost da vedere: basta corse nella giungla, basta fumo nero che fa il rumore di una calcolatrice con lo scontrino, basta lentiggini, coso, fratello, grotte, visioni, pendoli (no Mr. Eko, ora non stavamo parlando di lei); poveri sceneggiatori, per 6 anni tutti pendevano dalle loro dita e ora non se li filerà più nessuno.
Ecco, ordunque, per aiutare questi poveri milionari, qualche ideina per la serie che potrà prendere il posto di Lost nelle abitudini di noi sfigati che visitiamo Lostpedia:
-Prost
Una carovana di quei camion enormi che si vedono alle gare di Formula1 si perde nella foresta, in cerca del Bahrain; i sopravvissuti scopriranno di essere finiti in un luogo dove avvengono fatti inspiegabili, come i sorpassi.
Suspense a non finire quando si vede che un tizio ai box sbadiglia.
-Toast
Un’innocente spuntino all’ora di pranzo diventa pretesto per l’infinita lotta tra il bene e il male. Gente rinchiusa che non può più uscire, strani rumori che evocano mostri millenari, una strana associazione che forse mira alla conquista del mondo… Alla fine si scopre che quel Camogli all’Autogrill era avariato, ecco perché stavano tutti al cesso.
-L’ost
Gli avventori di una bettola di quart’ordine vengono assaliti dai fumi (rigorosamente neri) dell’alcol e si perdono tra delirii onirici e grappe al mirtillo. Cercheranno di tornare a casa barcollando, ma una strana forza glielo impedirà. La gravità.
-Post
Eccolo qui, ho quasi finito.

P.S.: Consiglio vivamente la visita del sito http://thepenislost.blogspot.com/, ogni cosa torna.

sabato 8 maggio 2010

Gita fuori Porta Nuova

Oh dai, da domani ridiamo vita al nostro blog, deciso. Detto mille volte. Nell'attesa di questo domani le interferenze si sono diradate sempre di più fin quasi a sparire e l'abbandono regna incontrastato ormai da mesi. Mancano le idee? Gli argomenti interessanti? Il tempo? La voglia? Non so, ma intanto ci proviamo, anche se non abbiamo in mente niente più che una semplice cronaca.

Per una coppia di cestisti come noi fine settimana è tradizionalmente sinonimo di partita, trasferta, stress, emozioni e delusioni, altro che divano, filmetto, relax, gita fuori porta e cenetta con gli amici! Per questo abbiamo approfittato al volo di una clamorosa congiuntura astrale che prevedeva due giorni consecutivi privi di impegni sportivi, ritagliandoci il tempo per una di quelle piccole e semplici uscite con cui ci piacerebbe riempire ogni fine settimana libero, se ne avessimo.

Destinazione Torino. Decidiamo di incontrarci là, alla stazione, arrivando entrambi in treno...faceva molto film! Arrivo per prima e il luogo fissato per il rendez-vous tramite l'utilizzo della Street View di Google Maps (ma l'avete mai usata?? Sto setacciando il mondo intero!! ) mi pare troppo complicato da raggiungere per il mio Mister Orientamento, così gli vado incontro sul binario ed eccolo arrivare col classico accostamento cappotto-scarpe da ginnastica, a cui si aggiungono per l'occasione ombrello rosso, zainetto arancione vecchio stile prima elementare e aria da bimbo in gita.

Sfoderiamo la mappa del tesoro: un foglio da noi precedentemente elaborato con dettagli millimetrici sulle vie da seguire, le linee e gli orari dei mezzi pubblici, il numero di fermate da contare sulle dita prima di scendere, la targa dell'autobus, il codice fiscale del conducente, il timing da rispettare per beccare l'onda verde.


Via subito al B&B Aprile; non ho una gran fornitura di termini di paragone ma mi sentirei di consigliarlo! Stanze molto molto carine e romantiche, ben ricavate e ben arredate, con tanto legno, travi a vista e profumo di biancheria; prezzo normale, accoglienza allegra e cordiale, colazione in un bel bar a pochi passi.

Dieci minuti di cazzeggio, poi via per la nostra meta: il Museo del cinema! Prendiamo il tram in una specie di Chinatown, dove sembra appena terminata una guerriglia di strada ma sono solo i residui del mercato giornaliero. Giunti a destinazione, ci mettiamo diligentemente in attesa per i biglietti al termine di una coda di 30 metri, salvo poi scoprire che era quella per l'ascensore panoramico, mentre per il solo museo non c'era assolutamente nessuno. Tra salette e corridoi semibui attraversiamo un'ampia e interessante esposizione di strumentazioni d'epoca, curiosi marchingegni e diversi oggetti utilizzati su famosi set, il tutto arricchito da diverse postazioni interattive, alle quali entrambi, in due circostanze diverse, stoccacciamo qua e là subendo così uno dopo l'altro la cazziata della sorvegliante di sala, che tra l'altro ci apostrofa con "signore" e "signora"...ma come si permette??


Poi all'improvviso ci ritroviamo in un grande atrio sotto l'interminabile cupola della Mole, e il colpo d'occhio inaspettato fa mancare un po' il fiato... le pareti accanto a noi salgono salgono salgono per non so quanti metri, tappezzate di locandine e costeggiate da una passerella in legno che permette, tra vari allestimenti, di raggiungere la sommità, dove sul buio sfondo della cupola sono proiettate immagini di attori. Lo scenario è molto suggestivo anche giù nell'atrio, circondato da salette a tema in cui le scenografie allestite (di cui alcune molto curiose, come i sedili a forma di wc!) illustrano i generi del cinema, dall'horror al western, dalla fantascienza al cinema dell'assurdo. Al centro dell'atrio si può gustare l'insieme sdraiati su spettacolari poltroncine-sdraio dove credo stessimo per addormentarci entrambi!

Di ritorno, pizzino presso i
F.lli La Bufala, un ambiente tranquillo e piuttosto curato a due passi dal bienbì. Pizza medio-scarsa, ma da provare assolutamente un calzone farcito di formaggio con abbondantissimo contorno esterno di rucola, crudo e grana.


Mattina successiva al parco del Valentino ...che bello! L'avevo visto da piccola e mi ricordavo una distesa di erba, un fiume e poco più, e invece che sorpresa... statue, laghetti popolati da papere, fontane, il giardino roccioso e l'orto botanico, tenuti alla perfezione e pieni di coloratissimi fiori, il castello del Valentino e un bellissimo borgo medievale! Proprio una piacevole passeggiata sotto il primo tiepido sole di primavera!



E' già ora di rientrare: bus per la stazione, spuntino, treno...stavolta insieme però! In compagnia! Peccato che qualcuno si addormenti alla partenza e si svegli a Genova, con tanto di sonore russate...