domenica 14 dicembre 2008

Momenti di gloria


Abbiamo analizzato quello che accade nel pre-partita, ora però tocca prendere in considerazione cosa succede durante la partita stessa, nel caso specifico, quella di basket.

Dopo il turbinìo dei 2 palloni ed il rito dell'ultimo canestro segnato nel riscaldamento, si va in panca ad ascoltare le ultime parole del coach prima della palla a due; in realtà nessuno presta attenzione a quello che dice, si ascoltano solo i 5 nomi del quintetto base ed il resto è un languido borbottìo in lontananza, mentre ci si concentra per l'inizio partita. Resta da fare l'urlo, e qui ci sono principalmente 2 correnti di pensiero: chi ne preferisce uno che dia la carica, che rimandi alla difesa, alla vittoria, ai moti rivoluzionari, al bombardamento di Hiroshima, e chi invece punta più sulla filosofia, con urli come "Pisello duro, penetriamo!", "Olì, olè, olà, Karim Abdul già già!", "1, 2, 3... Pettiniamo le giraffe!", "Oh pilu, pilu, pilu, apri le gambe che te l'infilu!" e mille altri, altrettanto profondi.

Officiato anche questo compito, si è con la testa completamente rivolta alla partita; quindi alle marcature dettate dall'allenatore corrisponde spesso un movimento automatico della testa ad annuire, facendo appena in tempo a notare che chi ci sta parlando muove le labbra senza che alcun suono esca dalla sua bocca. Ci si avvicina al cerchio di centrocampo accostandosi quindi a chi tra gli avversari più ci somiglia morfologicamente, stando ben attenti che non siano già presi da qualche nostro compagno di squadra.

Terribile quando, al salto a due, la palla rimane nella zona centrale: nessuno degli altri ha il coraggio di entrare nella sacra circonferenza di metà campo, neanche fosse un pentacolo, e così i due saltatori continuano a smanacciare la palla come se fosse bollente, stando ben attenti a non toccarla per più di un decimo di secondo, pena il possesso alla squadra avversaria.

Durante i tiri liberi, ogni tanto capita che si sia in 6 a rimbalzo, quindi con due giocatori che occupano le tacche più vicine al tiratore; al che, se questi due non si sono accorti (o fanno finta di non accorgersi, i guapponi) che ce n'è uno di troppo, ci pensa l'arbitro a farlo loro presente.

La degradazione dal ruolo di rimbalzista sulle tacche a quello di spettatore non pagante sull'arco da 3 è talmente mortificante che nessuno dei due si sposta, poi colti da un moto di generosità si spostano tutti e due insieme, vado io, vai tu, sto io, stai tu, e il 2° libero viene tirato dopo un quarto d'ora.

Quando si ritorna in panca, che sia per una sostituzione o per la fine del quarto, è abitudine comune fare principalmente 2 cose:
  1. cercare la propria sopramaglia/asciugamano/felpa
  2. bere

Nel primo caso, non si sa come mai, ma la proprio roba non si trova mai al primo colpo. L'avevo lasciata lì, ero sicuro, alzati un po' che magari ti ci sei seduto sopra, e invece niente. Si scorrono tutti gli indumenti dei compagni, che una volta visti in mano altrui, ne rivendicano la proprietà e li rivogliono indietro (ma non potevi tenertelo da subito, così facevo prima a trovare il mio?), e una volta che si trova quello che si stava cercando, è già tempo di rientrare in campo e/o ci s'è già buscati un colpo di freddo.

Nel caso dell'abbeveraggio, invece, bisogna distinguere 2 casi specifici: in casa e fuori casa.

Quando si gioca in casa ci sono solo le bottiglie che ci s'è portati per conto nostro, cioè che quei 3 o 4 solerti si sono portati da casa; loro vorrebbero essere gli unici a poterne usufruire, ma per il bene della squadra già dal riscaldamento tutti si attaccano e bevono a canna dalla prima bottiglia disponibile, che ci sia dentro acqua, Gatorade, o Lambrusco. Fuori casa invece si è serviti e riveriti, solitamente gli avversari offrono un pacco da 6 bottiglie da 1 litro e 1/2... che finiscono al massimo dopo il primo tempo, dopodichè chi ritorna in panchina, ad esempio per un time-out, passa tutto il tempo a chiedere se lì vicino c'è un po' d'acqua, e al rientro sono tutti a zona e lui è l'unico pirlotto ancora a uomo (e l'acqua non l'ha bevuta lo stesso).

Questi sono solo alcuni esempi delle cose tipiche che succedono durante una partita di basket, se a voi ne dovessero venire in mente altri, non esitate a condividerli!