sabato 8 maggio 2010

Gita fuori Porta Nuova

Oh dai, da domani ridiamo vita al nostro blog, deciso. Detto mille volte. Nell'attesa di questo domani le interferenze si sono diradate sempre di più fin quasi a sparire e l'abbandono regna incontrastato ormai da mesi. Mancano le idee? Gli argomenti interessanti? Il tempo? La voglia? Non so, ma intanto ci proviamo, anche se non abbiamo in mente niente più che una semplice cronaca.

Per una coppia di cestisti come noi fine settimana è tradizionalmente sinonimo di partita, trasferta, stress, emozioni e delusioni, altro che divano, filmetto, relax, gita fuori porta e cenetta con gli amici! Per questo abbiamo approfittato al volo di una clamorosa congiuntura astrale che prevedeva due giorni consecutivi privi di impegni sportivi, ritagliandoci il tempo per una di quelle piccole e semplici uscite con cui ci piacerebbe riempire ogni fine settimana libero, se ne avessimo.

Destinazione Torino. Decidiamo di incontrarci là, alla stazione, arrivando entrambi in treno...faceva molto film! Arrivo per prima e il luogo fissato per il rendez-vous tramite l'utilizzo della Street View di Google Maps (ma l'avete mai usata?? Sto setacciando il mondo intero!! ) mi pare troppo complicato da raggiungere per il mio Mister Orientamento, così gli vado incontro sul binario ed eccolo arrivare col classico accostamento cappotto-scarpe da ginnastica, a cui si aggiungono per l'occasione ombrello rosso, zainetto arancione vecchio stile prima elementare e aria da bimbo in gita.

Sfoderiamo la mappa del tesoro: un foglio da noi precedentemente elaborato con dettagli millimetrici sulle vie da seguire, le linee e gli orari dei mezzi pubblici, il numero di fermate da contare sulle dita prima di scendere, la targa dell'autobus, il codice fiscale del conducente, il timing da rispettare per beccare l'onda verde.


Via subito al B&B Aprile; non ho una gran fornitura di termini di paragone ma mi sentirei di consigliarlo! Stanze molto molto carine e romantiche, ben ricavate e ben arredate, con tanto legno, travi a vista e profumo di biancheria; prezzo normale, accoglienza allegra e cordiale, colazione in un bel bar a pochi passi.

Dieci minuti di cazzeggio, poi via per la nostra meta: il Museo del cinema! Prendiamo il tram in una specie di Chinatown, dove sembra appena terminata una guerriglia di strada ma sono solo i residui del mercato giornaliero. Giunti a destinazione, ci mettiamo diligentemente in attesa per i biglietti al termine di una coda di 30 metri, salvo poi scoprire che era quella per l'ascensore panoramico, mentre per il solo museo non c'era assolutamente nessuno. Tra salette e corridoi semibui attraversiamo un'ampia e interessante esposizione di strumentazioni d'epoca, curiosi marchingegni e diversi oggetti utilizzati su famosi set, il tutto arricchito da diverse postazioni interattive, alle quali entrambi, in due circostanze diverse, stoccacciamo qua e là subendo così uno dopo l'altro la cazziata della sorvegliante di sala, che tra l'altro ci apostrofa con "signore" e "signora"...ma come si permette??


Poi all'improvviso ci ritroviamo in un grande atrio sotto l'interminabile cupola della Mole, e il colpo d'occhio inaspettato fa mancare un po' il fiato... le pareti accanto a noi salgono salgono salgono per non so quanti metri, tappezzate di locandine e costeggiate da una passerella in legno che permette, tra vari allestimenti, di raggiungere la sommità, dove sul buio sfondo della cupola sono proiettate immagini di attori. Lo scenario è molto suggestivo anche giù nell'atrio, circondato da salette a tema in cui le scenografie allestite (di cui alcune molto curiose, come i sedili a forma di wc!) illustrano i generi del cinema, dall'horror al western, dalla fantascienza al cinema dell'assurdo. Al centro dell'atrio si può gustare l'insieme sdraiati su spettacolari poltroncine-sdraio dove credo stessimo per addormentarci entrambi!

Di ritorno, pizzino presso i
F.lli La Bufala, un ambiente tranquillo e piuttosto curato a due passi dal bienbì. Pizza medio-scarsa, ma da provare assolutamente un calzone farcito di formaggio con abbondantissimo contorno esterno di rucola, crudo e grana.


Mattina successiva al parco del Valentino ...che bello! L'avevo visto da piccola e mi ricordavo una distesa di erba, un fiume e poco più, e invece che sorpresa... statue, laghetti popolati da papere, fontane, il giardino roccioso e l'orto botanico, tenuti alla perfezione e pieni di coloratissimi fiori, il castello del Valentino e un bellissimo borgo medievale! Proprio una piacevole passeggiata sotto il primo tiepido sole di primavera!



E' già ora di rientrare: bus per la stazione, spuntino, treno...stavolta insieme però! In compagnia! Peccato che qualcuno si addormenti alla partenza e si svegli a Genova, con tanto di sonore russate...

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