venerdì 9 settembre 2011

"Cincia sei il futuro dell'Italia!"

Se non si fosse capito, siamo andati in Lituania a vedere l'Italia al primo turno degli Europei. Come dici, in Lituania, ma davvero? Sì sì davvero, e insomma Siauliai era bella, abbiamo visto Novizzi, Parcher, Diaù e Batù, ma ora si fa un post sui tifosi.



LETTONI

I più presenti, sia di numero (sono a 2 passi dalla Lituania) che come costanza, assistendo ad ogni partita del girone con l'immancabile coro Lat-vì-a! Lat-vì-a! urlato a squarciagola pure durante Israele-Germania. La squadra non risponde e le perde tutte, ma a loro non sembra importare, finchè possono bere birra e fare gli scemi. D'antologia i 2 con ferro e retina sulla testa, e fenomenale quello troppo marcio per correre che cerca di scappare dalla security facendo le capriole per terra.

FRANCESI

Senza infamia e senza lode, hanno un paio di tamburini e altrettanti coretti. Sfoggiano però tutti una tanto terribile quanto anonima maglietta bianca che vendevano nell'arena, con la scrittina "France" in blu sul davanti e "Supporter" di dietro.

TEDESCHI

I crucchi non si smentiscono mai, e anche nella baraonda tifosereccia sono i più organizzati, con dei bei tamburi che fanno casino e 2 o 3 capobranco professionisti a suonarli, sfoggiando divise di vecchi campioni del calibro di Demirel e Okulaja, mica ravioli. Tutte le altre tifoserie si sono più o meno autonomamente appropriate di un settore per vedere i loro beniamini giocare da vicino (tranne i Lettoni, che presenziavano in tutta l'arena), i tedeschi per non disturbare si sono presi i posti peggiori, quasi in curva.

SERBI

Prima di partire avevo qualche timore di trovare a Siauliai dei tizi tipo questo e invece sti Serbi, pensa un po', zitti zitti si sono rivelati molto simpatici, agguerriti ma senza esagerare. Tra di loro ricordiamo:
1) L'uomo lupo, che passa tutte le partite con una criniera appunto lupesca sulla testa, a tratti sfoggia un paio di mutande sopra ai jeans con scritto "Hot pants" e ha 2 braccione così.
2) Il cowboy, un 50/60enne vestito così e ospite fisso in prima fila, sempre accompagnato da...
3) ... La gnocca, una graziosa signorina spesso avvolta da una sulfurea tutina rosa e che alla partita contro di noi avrà avuto almeno 8 fotografi che la volevano riprendere, sarà stata una celebrità Serba.
4) Il fratello di Macvan, un energumeno pelato che ad ogni giocata del numero 15 Serbo saltava in piedi infoiatissimo, urlando e sbandierando.

ISRAELIANI

Più o meno tutti i tifosi erano riconoscibili in giro per la città, chi da una sciarpa, chi dalla maglietta, ecc. Gli Israeliani sono gli unici che non abbiamo praticamente mai visto nè in giro per strada nè al palazzetto, probabilmente avevano paura degli attentati e sono rimasti a casetta loro, che è tanto sicura. Quella 20ina di esemplari che erano presenti alla partita contro l'Italia hanno cantato per 3/4 del tempo lo stesso coro: El-el-Israel! El-el-Israel!, tanto noioso da far concorrenza ai Lettoni. Da notare un vecchio con cappello di paglia che si eccita con le ballerine.

ITALIANI

Senza ombra di dubbio i peggiori: si girano spalle al campo alla presentazione della Francia, ma quando Parker va in panca si rifanno con uno strepitoso: "La Longoria dov'è tum tum tututum Non c'è piùùùù! Non c'è piùùùù!"; irritati dalla prestazione azzurra, prima fanno comunella con i tifosi israeliani intonando El-el Israel assieme a loro, poi lanciano un orribile: "Meritiamo di più! tum tum tututum", e ne vanno pure fieri; tirano un cappello in campo a pochi secondi dalla sirena finale di una partita già persa; sono gli unici allupati che vanno fuori di testa per le ballerine, se si esclude il sopra (ec)citato israeliano; un tifoso toscano seduto vicino a noi, durante la partita con Israele sfodera un superbo Mado*** strega, che scuote anche gli animi più coriacei.

Non c'è niente da fare, siamo calciatori nel midollo.

LITUANI

Favolosi, venivano in massa a vedere tutte le partite e ovunque era una fiumara di giallo-verde-rosso: su magliette, bandiere, parrucche, cartelloni, copri-specchietti retrovisore... L'amore di questa gente per la pallacanestro trasuda anche dai muri, è come in Italia col calcio ma molto meglio, più puro. In quasi tutti i locali danno le partite della Lituania e ad ogni canestro è un'esultanza, ad ogni vittoria un carosello.

Ecco un paio di esempi della passione Lituana:

















1 commento:

Sara ha detto...

Citazione per un lettone che avevamo nelle orecchie durante Italia-Lettonia: ha passato la partita a sfarfugliare senza sosta qualcosa come Bargnani banane banani, o in alternativa Italia macaroni!