Sicuramente tra i cestisti è abbastanza diffuso il rito di dover segnare un tiro libero appena prima della palla a due. Si vocifera che alcune partite siano state rinviate a data da destinarsi perché qualcuno non riusciva a imbucarla. E poi a volte in squadra non c’è un solo maniaco dell’ultimo canestro, ma almeno cinque o sei! Il che costringe gli arbitri a fischiare i tre minuti con mezz’ora di anticipo, per dare la possibilità a tutti gli scaramantici di iniziare la partita in pace con se stessi. Il guaio è che solo una persona può mettere l’ultimo tiro libero, perciò quando lo scaramantico vede un altro scaramantico segnare l’ultimo canestro, torna in lunetta per fregarlo a sua volta, e così per l'eternità.
Uscendo dallo specifico del basket bisogna ricordare quelli che gareggiano sempre con le stesse calze, si spera lavandole di tanto in tanto, quelli che devono arrivare al campo già con la divisa da gioco, e quelli che devono fare pipì nel terzo bagno. Qualcuno è convinto che porti bene far sempre merenda con pane e nutella, altri mangiano di regola l'impepata di cozze al pranzo che precede la gara, altri ancora ascoltano sempre la stessa canzone per rilassarsi, caricarsi o trovare la concentrazione giusta. C'è chi deve lasciare l'auto in un posto preciso del parcheggio, anche a costo di farne portare via un'altra col carro attrezzi, chi bere 3 sorsi d'acqua guardando insù, chi riguardare per la trecentesima volta la finale scudetto del '72, chi fare la giravolta, chi farla un'altra volta.
Alcune squadre si radunano al campo e poi entrano negli spogliatoi in ordine di numero, o perchè no ne escono seguendo la tabellina del 3; altre si esibiscono in curiosi urli e coreografie, e chissà cos'altro combinano in spogliatoio lontano dallo sguardo di avversari e pubblico.
Prima di lasciarvi lo spazio per raccontarci le vostre irrinunciabili abitudini, tornerei un attimo al basket per descrivere qualcosa che non è proprio un rito, ma è così universalmente diffuso da non poter essere trascurato!
Quando l’arbitro fischia i 3 minuti, l’isteria più totale coglie contemporaneamente tutti gli atleti presenti: infatti quello è il momento del terzo tempo da destra con soli due palloni. Tutti iniziano a urlare impazziti: "Due palloni!!! Due palloni!!!", col risultato di aumentare ancora di più l’isteria della situazione. Il che porta i giocatori a gettare il proprio pallone oppure a tenerselo nella convinzione che tutti lo gettino: si finisce sempre con l’avere tre, quattro, dieci palloni, o solamente uno, ma mai due. I palloni gettati a caso per la fretta di iniziare tornano in campo facendo inciampare chiunque. Il giocatore ormai nel panico non capisce più nulla, ignora quello a cui deve passare la palla e la dà a quello dopo, che nel frattempo stava ricevendo anche il secondo pallone e finisce per perderli entrambi o prenderli in piena faccia, mentre quello davanti ignorato da tutti o simula un terzo tempo senza palla facendo la parte dello scemo, oppure inchioda a mezzo metro da canestro scatenando una serie di tamponamenti a catena e un intasamento senza soluzione.
A voi la parola!